Le origini veneziane del borgo di San Marco

di Mario Torrente

Nella borgata valdericina di San Marco c’è un po’ di Venezia. Le origini della località valdericina risalgono al 1269 e ci riportano indietro nel tempo quando Genovesi e Veneziani si combatterono nelle acque antistanti il porto di Trapani. Lo scontro passò alla storia come la Battaglia di Trapani. Un episodio ricordato negli archivi genovesi e veneziani, tanto fu importante e memorabile quella lotta tra le due repubbliche marinare per il predominio su questa parte del Mediterraneo e sulla città che ne rappresentava l’epicentro. La battaglia tra Genovesi e Veneziani si spostò quindi dal mare alla terra ferma arrivando alle pendici della montagna di Erice. Alla fine ebbe la meglio Venezia, che vinse Genova proprio dove oggi sorge il borgo di San Marco. Qui i Veneziani costruirono una cappella dedicata al loro patrono. Ed attorno a quella chiesetta rupestre successivamente sorse il primo nucleo abitativo di San Marco, il più antico tra le località che oggi compongono il moderno Comune di Valderice. Ed era anche un centro piuttosto importante, rinomato per la qualità delle sua acque e per la lavorazione della creta da parte degli abilissimi vasai. Era insomma un centro artigianale piuttosto vivo e la chiesetta rupestre era meta della processione, per quella che era chiamata “a festa ri cannili”, che ogni 25 aprile, fino alle seconda metà del 1500, si teneva da Erice fino a San Marco. Che veniva chiamato anche “luogo di Venezia”, a memoria delle sue origini, come ricordato dal professore Salvatore Corso in un suo scritto. Ancora oggi, a più di ottocento anni di distanza, il legame con la Serenissima resiste in una stradina chiamata proprio “Via Venezia”. Ma la chiesetta intitolata a San Marco oggi non esiste più. Venne ricostruita nel 1700 e successivamente rifatta nel 1881. La nuova chiesa, che sorge nel punto in cui i Veneziani costruirono la loro cappella dopo avere vinto la Battaglia di Trapani, venne intitolata a Maria Santissima della Purità. Il culto di San Marco, che per secoli richiamo i riti per la fertilità nei campi nel territorio a valle di Monte San Giuliano, sparì, così come sparirono del tutto i resti dell’antica costruzione del 1200. È arrivato ai giorni nostri solo un dipinto di San Marco che proviene dalla chiesa ricostruita nel 1784 sui resti della cappella dei veneziani. E poi resta quel vicoletto, la via Venezia. Da qui parte la storia che vi ho raccontato oggi. Una narrazione che dal mare del porto di Trapani arriva fino alle pendici della montagna di Erice. In una terra che per millenni è stata al centro di tutto. Cosmopolita, contesa e corteggiata dalle superpotenze di allora nello scacchiere degli equilibri politici e commerciali del tempo. Ed ogni angolo ci ricorda che la storia, quella vera, è passata da qui. Solo che rischia di essere dimenticata. E senza memoria del passato i luoghi e le comunità che ci vivono perdono la loro identità. Avviandosi verso una regressione che, mancando le “fondamenta”, rende il futuro ancora più incerto…