The Big Mountain

Dopo la forte tempesta che si è abbattuta la sera prima in tutta la provincia, doveva essere la giornata mondiale “du crastuni” … tanto che l’incessante pioggia ha scoraggiato un po di persone, lasciandole a casa in pigiama, ma … come ho già detto più volte:

“Chi cammina, sarà sempre accompagnato dal sole!”

Eh già, sembra una frase fatta, ma è la metafora di come va la vita per gli ottimisti, poichè infatti, non occorre sapere come sarà il tempo là fuori per trascorrere una bella giornata, ciò che importa è viverla nei propri occhi, nei propri pensieri!

E’ quello che è successo a tutti noi in questa domenica pazzesca, questa domenica piena di colori, piena di armonia, piena di sole, di entusiasmo.
“The Big Mountain”, ossia, la Montagna Grande, quella che abbraccia le sconfinate campagne dell’agro ericino … e si spinge oltre, verso il verde mantello dei boschi e dei campi dell’entroterra salemitana, a due passi da Fulgatore, ad un passo da Ummari, nel cuore di quel piccolo borgo, frazione di Calatafimi, quel borgo che ha un nome così bello … che sembra davvero surreale, Vita!

Ma torniamo al monte che c’ha ospitato, dovevano essere una decina i kilometri di questo low trekking, per l’appunto una dolce passeggiata domenicale, utile a rigenerare cuore, polmoni e soprattutto lo stato d’animo di ognuno di noi, dovevano, perché di km ne abbiamo fatti quasi il doppio … e nessuno sembrava stanco, nemmeno Lola, la nostra mascotte a 4 zampe!
Tanti passi su una strada ghiaiosa, che sembra non avere minimamente conosciuto la pioggia della sera prima, eppure ha piovuto, eccome se ne è caduta di acqua!
Tanti anche gli incontri, amici in gip appassionati di lanci col parapendio, cacciatori (meno amici dei primi) … e alcuni motociclisti vestiti da marziani, infine … anche le pecore, tante!!!

Dopo qualche kilometro, siamo arrivati in una valle alberata, dove abbiamo deciso di ristorarci e lasciarci baciare dal sole, quindi, dopo circa un’oretta, sazi e con una buona dose di energia … puntiamo al nostro obiettivo, la vetta del monte, 751 metri … la stessa medesima altitudine del Monte San Giuliano, che domina la città a forma di falce. Il selfie di gruppo è ormai un rito che non può essere rifiutato, così, ci mettiamo tutti in posa e coi denti stretti, al servizio di Mister Tamburello (il nostro reporter), dopo … riprendiamo la marcia verso la strada del ritorno, ma … con una bella sorpresa, la spelndida cartolina dell’invaso Rubino, vista dall’alto.
Il sole poi … ha ampiamente riscaldato le nostre anime, regalando sorrisi e tanto buon umore, dall’inizio alla fine di questa escursione, terminata con un buon caffè ed il solito, ma mai tramontato cannolo di Fulgatore!

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Si ringraziano tutti i partecipanti:

Marco, Caterina, Luigi, Gisella … venuti da Palermo, Carmelo e Leonardo, addirittura da Ribera, Mirko (instancabile camminatore e reporter) da Castelvetrano, Alessandro, Francesco e Piero da Valderice … e poi ancora i carissimi Marco e Sandra, i quali non se ne perdono una, Vincenzo, Goffredo, Gisella, Valentina, Alessandra, Anna, Salvatore, Angela, Tommaso, il mio amico guerriero Emanuele, Antonio e la mascotte Lola, sempre più diva … e infine, ma non per ultima, la mia amica Mariella, che ha dato fiato a questo famigerato Gù, personaggio del quale si sa davvero poco.

Grazie a tutti e a prestissimo per la prossima escursione, firmata “I Sentieri di Gù!”

Memmo Gambina