I sentieri sotto Porta Spada

Questi sono i sentieri sotto porta Spada. Sono i percorsi, sempre lungo le mura Elimo-Puniche, che scendono dal Piede del diavolo per poi risalire al “cimitero ebraico”. Siamo in una delle zone più suggestive e “misteriose” di Erice, carica di storia e leggenda. Qui si intrecciano tanti racconti, da narrare all’ombra dei grandi alberi del bosco, tra silenzi che pulsano di mito e le mura delle antiche chiese di Sant’Orsola e Sant’Antonio, con un panorama mozzafiato sul golfo di Bonagia e Monte Cofano. Adesso “entrare” in questo mondo, dove sembra davvero di andare indietro nel tempo, chissà in quale epoca, con la nebbia che cambia tutto nel giro di pochi minuti, è ancora più facile grazie ai sentieri sistemati nei mesi scorsi dal personale dell’Azienda Foreste di Trapani. Prima dei lavori, scendendo da porta Spada si rischia di scivolare. Adesso, grazie ai gradoni in legno, possono avventurarsi in questo angolo del bosco ericino praticamente tutti. Stesso discorso, la risalita verso il “cimitero ebraico” (lo chiamano così, ma in realtà è altro…) con vista sul campanile di Sant’Orsola. Questi luoghi si intrecciano in una tante leggende di Erice. Si narra infatti di un diavolaccio venuto ad Erice tanto tempo fa in cerca di anime. Ma dopo avere rubato il manto nero della Madonna dalla chiesa di Sant’Orsola, incontrò San Cristoforo (che è il Santo che si può ancora oggi vedere nell’edicola di Porta Trapani) che, accortosi della sua presenza e del furto, lo cacciò da Erice prendendolo a bastonate. Uscendo da porta Spada il satanasso chiese aiuto ai “colleghi” negli inferi, che aprirono un varco proprio davanti le mura. Il diavolo, nel darsi la spinta per tornare negli inferi, lasciò la sua orma in uno dei grandi massi megalitici. Ancora oggi quell’impronta si vede perfettamente. A memoria di quando Diavoli e Santi “bazzicavano” ad Erice. Lo chiamano il Piede del Diavolo. Si trova ad inizio della discesa dopo la scalinata di Porta Spada. Se ci passate, per scaramanzia, metteteci il piede. Esorcizza le paure e tra l’altro calza tutte le misure. Ma ci sono tante altre storie, da raccontare a spasso tra i sentieri di Erice, come quella di Beretta Rossa o della Biscia Fantasma. Magari ve le “cunto” quando si potrà tornare a scaminare assieme…sul posto e con la nebbia i racconti ericini hanno tutto un altro effetto…