Trekking ad un tiro di schioppo dalla città

Il trekking ad un tiro di schioppo dalla città! Siamo nel versante di Ponente di Monte Erice, lungo l’itinerario Martogna- Castidazzu-Sant’Anna: poco meno di cinque chilometri di cammino, con un dislivello di circa 250 metri tra il verde del bosco ed il bianco della falce di Trapani che si proietta verso il blu del mare delle isole Egadi. Con tutt’attorno i colori della primavera che già sanno d’estate. Un itinerario molto paesaggistico, caratterizzato quindi dai panorami sulla città, con il suo brusio che invade i silenzi del Monte, che si fa in meno di due ore facendo un giro ad anello. Quanto meno nel percorso che dal bosco di Martogna sale per il Castidazzu, per poi proseguire lungo la strada sterrata da dove si domina tutta la falce di Trapani. Da qui si può poi scendere nuovamente verso Martogna, lungo quella che viene chiamata “strada romana”, visto che l’origine del tracciato si dice che risalga al periodo delle guerra puniche, oppure risalire verso il Santuario di Sant’Anna, per godere di un’altra prospettiva sulla piana di Trapani da un lato ed il versante Sud del Monte. Siamo a metà montagna e ad un altro tiro di schioppo c’è Erice, con la sua capsula del tempo, il viaggio tra le infinite bellezze e la magia dei luoghi incantati che pulsano di storia e leggenda.

Un itinerario di cinque chilometri per poco meno di due ore di passeggiata lenta, godendosi panorami e natura circostante che permette di “staccare” per un po’ dalle frenesie e stress quotidiani. Ma da Sant’Anna è possibile anche proseguire la salita verso il borgo medievale della vetta, lungo il sentiero Cai 601. Un altro percorso permette di arrivare ad Erice dal versante del Castidattu, con delle prospettive che si aprono sul versante di San Cusumano per arrivare dalle parti della curva di San Nicola. Oppure, sempre da Sant’Anna, si può scendere lungo un sentiero che si apre subito dopo le antenne e che porta a pizzo Argenteria. Conquistando altre prospettive su Trapani. Sempre davanti ai suoi palazzi ed alle colate di cemento che sono arrivate fino alle pendici del Monte. Ma nonostante tutto, la bellezza è riuscita a resistere. Forse cambiando forma. Sicuramente con meno silenzi. Ma resta la meraviglia di una terrazza nel verde (ciò che resta) che si apre sulla città. Proiettandosi verso il mare delle Egadi. Sempre ad un tiro di schioppo da tutto.

Mario Torrente

(foto Mario Torrente)