Alla scoperta delle Gole di Tiberio

Un’altra giornata memorabile trascorsa insieme agli amici del CAI di Erice, alla scoperta di un altro luogo straordinario della nostra Sicilia, che ci rimarrà a tutti nel cuore.
Una scroscio musicale di acqua tra rocce levigate, una vegetazione rigogliosa e selvaggia, così ci accoglie l’incredibile panorama delle Gole di Tiberio sulle Madonie.
Già il suo nome ha il fascino della narrazione. Probabilmente l’imperatore romano venne poche volte a deliziarsi da queste parti, ma era presente una strada romana di cui rimangono tracce, utilizzata per portare le merci dai monti alla costa, e ciò basta.
Che la presenza delle gole sia ancora più antica dell’epoca romana, lo rivelano i numerosi fossili di gasteropodi ritrovati sulle sue pareti, risalenti a 120 milioni di anni fa. Il Geopark Gole di Tiberio è un sito di incommensurabile bellezza, riconosciuto dall’Unesco, e si trova lungo fiume Pollina al centro dei territori madoniti di Castelbuono, San Mauro Castelverde e Pollina.
Dopo aver fatto conoscenza con le nostre guide locali Vincenzo e Giovanni… avvisati della presenza di anguille, di qualche innocua biscia e di diversi tipi di insetti in acqua, con disinvoltura iniziamo il nostro acquatrekking fino alle piccole gole.
Non possiamo nascondere l’eccitazione che proviamo, camminare tra le acque e i massi è puro divertimento. Mettiamo alla prova il nostro equilibrio, a volte senza successo, scoprendo che bagnarsi è un piacere in più. Giunti al laghetto, dopo qualche esitazione, ci tuffiamo senza più remore, il caldo ha il sopravvento sulla timidezza e noi siamo felici di essere li.
Ma il bello deve ancora venire.
Ritorniamo verso la zona centrale dove ci attendono le gole. Ci dividiamo in gruppi di otto e, caschetto in testa, ci sistemiamo sui piccoli gommoni che ci trasporteranno attraverso i 250 metri più suggestivi del fiume. Qui le pareti in cui filtrano i raggi di sole possono raggiungere i 50 metri d’altezza e le acque, in alcuni punti, sono profonde anche oltre 10 metri.
Silenzio, giochi di luce naturali, nidi e cinguettii di uccelli. Dei fichi selvatici escono dalle fessure nelle pareti rocciose delle gole e ne sono il migliore ornamento. Tutto ci affascina. Abbiamo la certezza di trovarci in un mondo uguale a se sesto da milioni di anni disegnato architettonicamente da madre natura.
Il grande masso, incastrato tra le pareti sopra di noi, anticamente passaggio segreto dei briganti, aggiunge un brivido in più al suggestivo percorso. Ci sentiamo dentro un film di Indiana Jones e la suggestione dei luoghi si alterna a forti emozioni.
Come per magia, dopo qualche minuto di navigazione, cambia lo scenario, le gole si trasformano in un prezioso lago dalle acque cristalline e trasparenti. Lo circondano rocce da cui spuntano piante di ogni tipo e tra queste sentiamo gli sguardi curiosi di fatine, elfi e gnomi. Il bagno è d’obbligo anche se l’acqua è un po’ freddina ma energizzante.
Quando a malincuore ci riporteranno indietro, i più coraggiosi del mio gruppetto, Leda, Roberto e Goffredo torneranno a nuoto. Anche Vincenzo, Rocco, Angela e Monica e tanti altri non rinunciano a tuffarsi nelle acque che intonano un soave fruscio, tra cascatelle e laghetti verdi.
L’appetito sarà la leva che ci riporterà nell’area attrezzata, per una sana colazione in mezzo alla natura.
Ma la voglia di tornare a casa è sempre poca e ci trova tutti d’accordo nella scelta della meta pomeridiana, San Mauro Castelverde, programmata dalle nostre superguide del giorno: Angela Savalli e Rocco Chinnici.

San Mauro Castelverde, a mille metri d’altezza, sembra fare da sentinella alle Madonie.
Dopo una golosa granita ci siamo arrampicati per le stradine e le scalinate di pietra del paese, illuminate qua e la da macchie di gerani colorati. Le simpatiche ragazze della Proloco ci hanno guidate fino alla parte più alta del paese dove un tempo c’era un castello. Un panorama mozzafiato, uno scenario unico sulle montagne circostanti.
Un paesino incantato come solo i paesini siciliani più nascosti sanno essere, dove regna ancora la semplicità dei gesti e l’autenticità dell’accoglienza (anche dalla polizia municipale) dove un saluto e sempre accompagnato da un sorriso anche se sanno che non torneremo presto…
Modi gentili, d’altri tempi che hanno dato alla nostra giornata un motivo in più per renderla straordinaria!

Titti Nicolosi

Ph: Fabio Marino