Tra fede e tradizione: la via Crucis ad Erice

Suggestiva ed emozionante. La processione dei Misteri di Erice si snoda per le stradine acciottolate del borgo medievale immergendosi nei silenzi del centro storico, in un’atmosfera quasi surreale. Oggi resa ancora più particolare dal cielo cupo e dal vento che si insinuava tra case, campanili, chiese ed ex conventi. Dove gli abitanti, i pochi rimasti, restano fermamente ancorati alle loro tradizioni, custodendo gelosamente la loro identità muntisa. Ed ogni anno, da soli, con il loro parroco, padre Piero Messana, riescono a portare in processione i sette gruppi di questa via Crucis, capace di catapultare i visitatori indietro nel tempo. Un tuffo nella fede e nella devozione di una comunità orgogliosamente ancorata alle proprie origini. Nonostante le difficoltà dei tempi moderi e l’emorragia demografica che ha visto piano piano svuotare Erice. Dove oggi i residenti “veri” restano pochi. Sempre meno. Ma è stato bello vedere i piccoli bambini ericini portare in spalla il loro “mistero”, con tanto di ciaccola e cappellino. Cosi come i giovani che sono rimasti nel loro paese, prendendosi carico del gruppo “Gesù nell’urna”. E tutti gli ericini, quelli fieri di esserlo, che hanno accompagnato la processione, ora sotto la vara aiutandosi con le forcine nel difficile cammino tra una basola e l’altra, ora scandendo i ritmi tra un “a posto” e l’altro. O semplicemente stando dentro il corteo religioso. Diventandone parte integrante e portante. Con le loro preghiere. Con i loro gesti. Gli sguardi. Le tradizioni tramandate da padre in figlio. La processione dei Misteri di Erice è davvero carica di fascino. Con la sua semplicità e sobrietà. E quel forte senso di spiritualità che riesce a “toccare l’anima”, avvolgendo e coinvolgendo. È la magia di Erice…