Lo sguardo della Torre di Nubia

In questo periodo a Nubia, durante il tramonto, si può assistere ad un allineamento particolare: il sole, da una certa angolazione, va in asse con l’antica Torre illuminandone le finestre, che diventano così i due “occhi” di un volto, regalando un effetto visivo davvero molto particolare. In base alle condizioni del tempo, la presenza di nuvole ed umidità dell’aria, i raggi del sole sembrano quasi “incoronare” questo testa dai lineamenti quadrati che sembra essere arrivata da chissà quale epoca e dimensione. Un’immagine decisamente suggestiva. Anche perché sembra quasi di essere osservati da questo grande viso tutto nero. Che per certi versi evoca un’espressione piuttosto misteriosa. La fantasia, come sempre accade con i lineamenti e le forme “scolpite” ovunque da madre natura, riesce ad andare oltre, mettendoci tutto il resto. Così l’immaginazione può portare a vedere l’espressione di un soldato con addosso un elmo. O una maschera che camuffa le sembianze umane. O chissà cos’altro ancora.

Questo gioco in contro luce con lo storico edificio, che faceva parte del sistema delle torri di avvistamento voluto tra il 1500 ed il 1600 dagli Spagnoli per difendere le coste siciliane dagli attacchi dei pirati saraceni, si può ammirare ad inizio ed fine anno, solitamente a cavallo del solstizio d’inverno, ovvero attorno ai mesi di novembre e febbraio, sempre in base all’angolazione del tramonto del sole nel suo “viaggio” lungo l’orizzonte. La parabola dell’astro, in base al periodo dell’anno, regala giornate con più o meno luce: è il ciclo delle stagioni scandito dai due solstizi, il 21 giugno ed il 21 dicembre. Estate ed inverno, per l’appunto. A dicembre, quando la traiettoria del sole è più corta, da Nubia il sole tramonta dietro l’isola di Favignana, precisamente da punta Marsala. Dal solstizio d’inverno in poi l’astro torna a spostarsi verso Nord, scomparendo alle spalle della più grande delle Egadi e via via “toccando” Marettimo e Levanzo, con le giornate che andranno allungandosi sempre più.

Nubia è sicuramente una delle postazioni più belle dove ammirare i colori al crepuscolo, tra i riflessi delle saline e le prospettive verso la piana Trapanese e Monte Erice illuminate con tonalità cromatiche sempre diverse. Anche l’alba da queste parte è uno spettacolo. Come il sorgere della luna piena, che si alza da Monte Sparagio, la cima più alta della provincia con i suoi 1100 metri di altezza. Spostandoci verso Trapani o lungo il litorale settentrionale, passando per Bonagia o Cornino, cambiano naturalmente i punti di riferimento, col sole che, in estate, si immerge nel mare colorato dalle più svariate sfumature. Colori che variano naturalmente in base alle condizioni meteo climatiche. Regalando intere settimane con meravigliosi tramonti, da vedere possibilmente al largo a bordo di un’imbarcazione facendosi avvolgere dal sottofondo delle onde che accarezzano la chiglia in un dolce beccheggio. Ma anche da terra lo spettacolo è assicurato: uno dei più bei “palcoscenici” da tramonto durante la bella stagione è sicuramente Bonagia. Il mese clou è giugno. Ma anche maggio e luglio non scherzano mica. Da settembre in poi il sole inizierà a scomparire prima dietro la montagna di Erice, prima dal promontorio tra Pizzolungo e contrada Emiliana e via via sempre più verso Sud fino alla traiettoria più corta per il solstizio di dicembre.

In inverno una delle postazioni ideali per fotografare i tramonti sono invece le saline, a patire dalla via del sale per arrivare a Nubia. Luogo da incanto, che sicuramente meriterebbe ben altre attenzioni, da valorizzare per la bellezza dei suoi paesaggi ed il litorale che si affaccia sull’arcipelago delle Egadi. Da questa località è possibile catturare i colori del sole che cala e quelli del crepuscolo, quando scatta la magia dell’ora blu. Ed il punto più “strategico” è senza ombra di dubbio quello della Torre, cercando le prospettive tra le vasche delle saline, i canali e le tre isole. Principalmente Favignana, sicuramente per tutti i mesi più freddi. Qui c’è tutto ciò che serve per degli scatti memorabili, giocando anche con le caratteristiche montagnette bianche di sale ed i lineamenti dei mulini a vento, con le loro pale che, nonostante il tempo, continuano a dominare la scena. Tirato in secco c’è anche un antico schifazzo, un tipo di barca in legno che un tempo veniva usata per trasportare il sale tra le saline e Trapani. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ma la protagonista assoluta resta sempre l’antica Torre di Nubia, con il sole che, in base al periodo e all’angolazione ricercata, si trova alla sua sinistra o alla destra. E nelle settimane di novembre e febbraio l’astro si “nasconde” dietro la torre, illuminandone le finestre e regalando questo particolare effetto visivo, diventando un volto. Meglio ancora se in assenza di nuvole, con il disco del sole che si può “catturare” all’interno di una delle due finestra, riuscendo a coglierne, cercando le giuste impostazioni della macchina fotografica e la migliore inquadratura, anche i raggi del sole, quasi creando un “effetto ciglia”.E permettendo all’immaginazione di spaziare, con quello sguardo avvolto nell’ombra che osserva, silenzioso, gli spettatori che ogni sera assistono al trionfo di luce e colori sul cielo trapanese.

Mario Torrente

 

 

(foto Mario Torrente)