Capodanno in Natura alla Riserva dello Zingaro

Come iniziare un nuovo anno in maniera fantastica? Noi abbiamo scelto di rinunciare al classico pranzo di Capodanno per vivere un giorno nella natura incantata della Riserva dello Zingaro

In pochi abbiamo sfidato il vento e le nuvole che si addensavano all’orizzonte e nonostante la nottata alle spalle,  per festeggiare l’inizio del 2018, ci siamo incamminati per raggiungere il punto d’incontro a San Vito lo Capo. Appena partiti a piedi ci ha salutato un forte raffica di vento che avrebbe scoraggiato i più ad intraprendere questa bella traversata della riserva!
Noi, ormai decisi, abbiamo cominciato a passo veloce e dopo qualche centinaio di metri già eravamo al riparo dal vento, ci è sembrato di entrare in un mondo incantato proprio come nelle favole.

Fiori viola facevano capolino tra l’erba verde, cespugli gialli e il rosmarino in fiore ci hanno inebriato con il loro intenso profumo. Una meraviglia di mare azzurro sotto riva e al largo  increspato da onde bianche un po’ minacciose e le nuvole che correvano frettolose sulla nostra testa. Il sole si è fatto desiderare tutta la mattina ma faceva degli incredibili giochi di colore sul mare con  i sui raggi isolati che trafiggevano le nuvole e colpivano vari punti come se dal celo scendesse sulla terra qualcosa di magico e divino.

In verità non posso dire che ci fosse freddo anzi nelle zone al riparo dal vento pareva di essere in Primavera. Un po’ di contrasto con l’idea di inverno di alcuni del gruppo che venivano da inverni ben più decisi del nord Italia o del nord Europa!!

Ma la cosa più bella di questo luogo è il silenzio fantastico che ti circonda, mentre cammini sul sentiero solo il vento e il mare fanno sentire la loro voce, nessun suono non naturale ti raggiunge e questo è uno degli incanti dello Zingaro. Mentre procediamo le calette si susseguono con i loro magnifici colori incastonate tra il verde rigoglioso della terra che sembra tuffarsi nell’azzurro e presto arriviamo alla Grotta dell’Uzzo.

La grotta è maestosa qui sono state ritrovate delle anfore vinarie preistoriche testimonianza di un luogo abitato da secoli. Ci facciamo una foto con il 2018 magicamente uscito da uno zaino per poi proseguire in direzione di Scopello. Mentre cammino assorta mi tornano in mente le parole di anziani intrecciatori di palma, incontrati in altre occasioni qui allo zingaro, che raccontavano come fu bloccata la strada che doveva sorgere su questo luogo incantato negli anni 80 e che una catena umana da Scopello a San Vito ha impedito di distruggere questo paradiso. Da quel movimento popolare è partita l’istituzione della riserva che permette a questo luogo di conservarsi incontaminato e fantastico come noi oggi abbiamo avuto il privilegio di vederlo!

Il tempo vola e già siamo sulla via del ritorno, facciamo una sosta per il nostro pranzetto. Lo  concludiamo con un delizioso panettone che non ci fa per nulla rimpiangere di non aver seguito la tradizione stando a casa davanti al camino. Adesso spunta un sole pieno e caldo che illumina la costa e il mare e ci da un’immagine di rara bellezza che portiamo nel cuore nel rientro dove ritroviamo il vento ancora più turbinoso di prima! Ma ormai il nostro cuore è riscaldato e pieno di gioia nell’aver vissuto questi stupendi momenti immersi nella natura siciliana.

Roberta Zaccarini Fazio