Trekking tra storia e mito al Parco Archeologico di Selinunte

La magia del mondo antico ci accoglie appena varcato il cancello del Parco di Selinunte. Il Parco Archeologico si estende in una  vasta area di 286 ettari, la più grande d’Europa, dove il tempo si è fermato alla Magna Grecia.

Calcare il suolo che già ferveva di lavoro per la costruzione del tempio C nel VI secolo AC. mi da una sensazione di leggera euforia. Camminando velocemente, seppur estasiati da tanta bellezza, ci dirigiamo  al Baglio Florio, e subito vediamo  il tempio.  E sulla collina orientale unico interamente in piedi. Nel Baglio è stato  appena inaugurato il nuovo museo dove possiamo ammirare tre maestose colonne di uno templi montate all’interno di una vasta sala  e l’esposizione di tutta una parte dei reperti. Mi colpiscono alcune testine per la loro bellezza arcaica.

Dopo aver visto una video ricostruzione dei templi, che oggi ci appaiono colore della pietra, ma che erano esaltati dai blu, dal rosso e dal nero delle decorazioni mi rendo conto di quale impatto sul paesaggio dovevano avere quelle cromie accese.

Lasciato il museo ci incamminiamo a passo veloce verso la sommità della collina alla volta dell’acropoli. La brezza del mare ci culla durante il cammino e ci fa percepire il silenzio di questo luogo. Entriamo all’Acropoli dalla suggestiva porta Nord. Attraversiamo il ponte sul fiume che ci introduce alla vasta fortificazione e da qui accediamo ad una lunga strada che era il centro dell’acropoli.

Il  paesaggio suggestivo di questa immensa via che si apre davanti a noi ci obbliga a fermaci, ad ammirare le vestigia di costruzioni ormai dirute dal tempo che ci scorrono accanto e che ci fanno immaginare sussurrate dal vento le voci di questa città.

Proprio alla fine in direzione del mare si vede la maestosità di una fila di colonne del tempio C, uno dei due che visibili ancora eretti. Il mare visto attraverso le sue colonne ….un’immagine unica di queste colonne che si stagliano sulle nubi  e dietro il luccicare del mare. Respiro profondamente il profumo del tempo e contemplo tanta maestosità. Cammino, mi avvicino tra i massi e le colonne crollate e la grandiosità della fila di colonne in piedi si fa sempre più forte, più imponente ……..secoli e secoli di storia in piedi davanti a noi a ricordarci il breve tempo di una vita. 

E già lasciamo l’acropoli  e ci spostiamo a qualche chilometro a visitare le Cave di Cusa da cui tutti i massi delle colonne sono stati estratti. Anche qui ho provato una struggente sensazione di fugacità della vita.

Queste enormi colonne già scolpite nella roccia giacciono in attesa di essere trasportare ad un Tempio che mai più sarà costruito. Il silenzio palpabile di questo luogo e ovattato e ci da il senso di un tempo immoto.

Ci sediamo un po’ a riflettere su tutte le belle cose viste e lasciamo questa stupenda giornata di trekking con nel cuore una grande ammirazione per la grandiosità e la bellezza di queste vestigia che abbiamo il privilegio come siciliani di custodire!

Roberta Zaccarini Fazio

 

 

(Foto di Fabio Marino e Vincenzo Fazio)