La Cascata delle due rocche

Il posto che non ti aspetti lo trovi nel bel mezzo del centro abitato di Corleone. In una città che, purtroppo, riecheggia nomi di boss e fatti di mafia. Eppure qui alberga davvero tanta bellezza, con madre natura che è riuscita a “disegnare”, in questo angolo dell’entroterra siciliano, addirittura una cascata. Sì, una cascata. Nel cuore dell’isola non certo conosciuta in tutto il mondo per l’abbondanza dell’acqua. Ma la Sicilia, si sa, è terra di contrasti. Del tutto e del contrario di tutto. Ed è così che riesce sempre a stupire ed emozionare. E dove c’è stupore c’è meraviglia. E dove c’è meraviglia c’è Sicilia!
Una cascata, dunque. Poco conosciuta nonostante il fascino di quel salto dell’acqua di appena quattro metri che incanta con il suo suono (guarda il video). Una melodia capace di nutrire e coccolare l’anima. Siamo Corleone, s’e detto, nella cascata delle due rocche. Ad un tiro di schioppo dal brusio del centro abitato ci si può immergere in un piccolo angolo di paradiso. Per ammirare le cascate bisogna arrivare al Parco fluviale delle due rocche. Già al cancello si sente il tipico fruscio dell’acqua. Percorrendo pochi metri ci si ritrova davanti lo spettacolare “salto” del torrente San Leonardo, affluente del fiume Belice, all’interno di una particolarissima gola. È un luogo davvero meraviglioso, dove fermarsi a respirare per ascoltare il suono di madre natura. Davanti alla cascata si resta letteralmente rapiti dal senso di pace e dalla bellezza di questo sito, purtroppo poco conosciuto. Perfino su internet si trova ben poco. Eppure si tratta di un luogo assolutamente da vedere! Sicuramente da promuovere e valorizzare di più. Ma siamo in Sicilia. La terra delle grandi bellezze date per scontato dai siciliani, che spesso proprio non si rendono conto dell’oro che hanno tra le mani. Misteri di Trinacria. Dove si continuano ad ignorare i tanti tesori ad un tiro di schioppo da casa.

Ma torniamo al nostro viaggio per la Sicilia tutta da scoprire, e da amare. La strada per Corleone passa da colline ondulate piene di un verde quasi smeraldo e paesaggi campestri. Tra una portella e l’altra, un nuovo paesaggio da ammirare. È da fotografare. I colori sono tutto un  programma, con le prospettive che si perdono tra le campagne dell’entroterra. Una volta a Corleone arrivare alla Cascata delle due rocche con l’auto non è proprio facilissimo, visto che bisogna “avventurarsi” tra le strade e gli stretti vicoli del centro abitato. L’ingresso del Parco fluviale si trova alla fine della via Lombardia. Una volta dentro, percorsi pochi metri ci si ritrova davanti l’incanto della cascata. Il periodo consigliato per vederla è la primavera, quando le piogge invernali assicurano una buona portata dell’acqua. D’estate si rischia invece di trovare ben poco, se non un sottile file d’acqua. La scena è dominata dalla cascata e dal piccolo laghetto da dove il corso d’acqua prosegue. Lo scenario è davvero magico. Sembra quasi si ritrovarsi all’interno di chissà quale fiaba. Con una fata pronta a sbucare da dietro i fiori o dalla vegetazione circostante che crea uno strano effetto di “vedo e non vedo” con le rocce che racchiudono questa gola. Il laghetto, poi, pare nascondere chissà quali tesori, gelosamente custoditi da misteriose creature che rimandano al mondo della fantasia. Un posto da sogno, insomma. Ed è davvero impareggiabile il senso di pace che si riesce a cogliere. Il fruscio dell’acqua sembra quasi capace di ipnotizzare. Di sicuro inebria i sensi e dona una particolare carica interiore. Di cui tutti oggi, carichi di stress, impegni e nervosismi vari, abbiamo disperato bisogno. Chiudendo gli occhi e respirando. Ascoltando il suono della cascata di Corleone. Una vera e propria melodia per l’anima.

Mario Torrente

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(foto e video Mario Torrente)