Le Scalette del Tuono

E’ iniziato tutto, due anni fà … quando l’incontro con la montagna mi ha cambiato radicalmente la vita, un incontro che non è avvenuto per caso, ma che è stato fortemente voluto da me stesso, dalla mia maledettissima voglia di scoprire l’infinito.
Due anni di passione verso i sentieri più nascosti di questo nostro magico territorio, che è sempre in credito con noi, per quanto poco amore che gli dimostriamo.
Eppure, quei sentieri sono sempre stati lì … è la natura che ce li ha messi a disposizione, diciamo grazie agli animali che ne tracciano il percorso, diciamo grazie a chi si impegna davvero, affinché questi sentieri risultino sempre più curati ed agibili, ma diciamo grazie anche a chi finalmente ha deciso di passarci sopra con le proprie scarpe … e poco importa se queste siano da trekking o meno, importa invece dire si a questo nuovo battesimo con la montagna, perché è solo dopo esserci stati per la prima volta, che si capisce quanto importante essa sia per tutti noi… e se oggi, finalmente, qualcuno inizia a muoversi nella direzione giusta, è proprio grazie alle persone che non hanno voluto perdersi questo tipo di appuntamento.

Quest’oggi, ho voluto condividere con i miei amici, uno dei panorami più belli e gettonati del nostro territorio, quelli della Riserva Naturale del Monte Cofano, ma … l’ho voluto fare a modo mio … seguendo un tracciato privo di segnaletica montana, un percorso ad anello nel cuore delle campagne custonacesi, partendo da Purgatorio, passando per la scaletta “Frassino” e risalendo da quella “Maruzza”, antichissime mulattiere che un tempo erano l’unico collegamento tra terra e mare … e che mare!!!
Oggi, la scaletta Maruzza continua a sfoggiare i suoi colori agli appassionati di trekking, che da tutto il mondo vengono per ammirare le nostre bellezze, ma l’altra? Che ne sarà dell’altra antica mulattiera che sfoggia ogni giorno un paesaggio mozzafiato? Ma soprattutto, che ne sarà di quei tralicci telefonici che irrompono sul sentiero, ignominiosamente?
Non conosco persona che al passaggio su questo sentiero, non sappia apprezzarne lo spettacolo paesaggistico, è per tutti … un palcoscenico di rara bellezza, eppure … pare che non tutti la pensano così, pare che in quel posto, fissare dei pali dove far passare la linea del telefono, sia una cosa normalissima, che faccia parte dell’equilibrio di convivenza tra uomo e natura.

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Abbiamo percorso circa 15 km, dei quali … più di 10 in piena campagna, percorrendo sentieri mai battuti se non dagli animali da pascolo che abitano ed animano queste vecchissime colline, figlie di una erosione che vanta milioni di anni alle sue spalle, tra i cespugli di questi sentieri abbiamo trovato di tutto, da pezzi di fibrocemento a carcasse di auto, da taniche a materiale edile, da vecchi televisori a sanitari, cose da farci vergognare e mai rimosse.
Si parla di turismo, di realizzazione di nuovi sentieri, senza conoscere la materia di cui si sta per portare avanti un progetto.
E’ inutile creare nuovi sentieri, se non si ha nemmeno la minima idea e competenza di cosa significa fare trekking, prima di tutto ciò … fermiamoci ad ascoltare le persone che praticano questo tipo di attività, perché sono loro che dovranno calcare questi orizzonti, mettendoci i piedi, ma mettendoci anche gli occhi … e credetemi, non è per niente spettacolare vedere quanta inciviltà ancora produce, il nostro territorio.

Solo nella provincia di Trapani, siamo circondati da luoghi, paesaggi e sentieri che potrebbero soddisfare un mese intero di trekking, fatto giorno dopo giorno, ma occorre maggiore consapevolezza che la natura va rispettata con cura e dettaglio, controllando e punendo i trasgressori con multe salatissime.

Mister Gu