Il richiamo dell’Etna

Testo e foto di Fabio Marino

Se vi piace camminare, se vi trovate nella parte orientale della Sicilia, se vi attira l’incanto di una montagna alta oltre i 3000 metri che di fatto è un vulcano attivo, allora un’escursione sull’Etna ci sta. “A Muntagna” cosi la chiama la gente del luogo, è davvero grande.

E’ un parco immenso, ben 59000 ettari, il primo ad essere istituito in Sicilia (1987). Bisogna prima documentarsi per capire dove andare e cosa fare. Oltre a considerare la sua grandezza, bisogna tenere conto che è diviso in zone e rispettarne le regole. Nell’area di “riserva integrale” quella piu’ protetta (zona “A”), l’intervento dell’uomo è minimo; nell’area di riserva generale (zona “B”), la tutela della natura è compatibile con attività economiche tradizionali. Le zone “C” e “D”, sono definite pre-parco: ovvero protezione a sviluppo controllato.

L’Etna non è un montagna come le altre. Il pericolo è da mettere in conto, bisogna stare attenti alle ordinanze che, a seconda della “vivacità” del vulcano, preclude l’accesso  a varie zone. C’è una fitta rete di sentieri, prevalentemente su colate laviche piu’ o meno recenti, desertiche e assolate, ma anche dentro zone notevolmente boscate in cui non è facile orientarsi.

Il primo consiglio quindi è essere prudenti. Il secondo è quello di essere ben equipaggiati. Se a valle si schiatta dal caldo, oltre i 2000 metri, il freddo è sempre in agguato. Basta qualche nuvola e po’ di vento per far abbassare la temperatura.

Quindi … qualche consiglio. Scarponcini prima di tutto, con buoni calzettoni. Uno zainetto dove metteremo dentro un leggero pile e una giacca antivento. Anche un berretto vi sarà utile. Non dimenticate una bottiglietta d’acqua e qualcosina da magiare. Ovviamente portate la macchina fotografica che è sempre meglio dello smartphone. Il terzo consiglio è quello di rivolgersi ad una guida professionista, regolarmente autorizzata, che oltre a garantirvi la sicurezza, potrà portarvi in luoghi e zone che da soli difficilmente potreste raggiungere. I servizi del parco sono davvero tanti e su internet è facile trovarli. Nella vostra escursione potrete scoprire i crateri secondari, le fratture vulcaniche, le grotte, capendo quali sono le bombe vulcaniche. Il tour dura dalle cinque alle sei ore. Sicuramente un’esperienza da fare.