La nave più bella del mondo

Urtando e sbattendo
sulle onde dell’oceano,
naviga lento il legno di sta’ nave,
“Vespucci” il suo cognome,
“Amerigo” il suo nome,
un vecchio veliero assai prestigioso,
che nei mari, e citta’ del mondo,
la sua orma ha immortalato.
Si, e’ vecchio, e stanco anche,
ma mai dice no,
alla crociera prossimante.
Il vento lo spinge, lo frena lo inclina,
ma per esso, scogli non sono,
il forte mare, pure lui gli e’ avverso,
ma lui, con grinta, lo cavalca impietoso,
fino a domarlo, ed e’ vittoria.
Ancora una volta, l’ “Amerigo” e poi “Vespucci”,
ha vinto la battaglia,
ha fatto il suo dovere,
l’equipaggio sano e salvo,
ai suoi, ha fatto rivedere.
Grazie, “Vespucci “
Bordo 21/8/1986
L.P.
(Lavoratori Paolo)

Pochi minuti fa il veliero Amerigo Vespucci ha lasciato il caloroso abbraccio della nostra città. Veleggiando in questo momento lungo la costa dell’Isola di Levanzo prosegue il suo viaggio che, tappa dopo tappa, lo porterà ad approdare verso altri fortunati porti italiani per onorare la ricorrenza del suo 85° anniversario.

Salutiamo questo nobile viaggiatore con appassionata deferenza, con l’auspicio che possa sempre trovare “mare calmo e vento in poppa”.

La sera prima della partenza

(Nella foto di Giuseppe D’Alì l’Amerigo Vespucci all’imbrunire ormeggiato al porto di Trapani)

(fonte della poesia: http://www.mondovespucci.com/ITAL/PAGINEALTRI/poesie/Lavoratori.html)