Tra antiche cave e sapori genuini

L’amore della gente di queste contrade  per la terra traspare immediatamente osservando l’ordinata agricoltura della Valle di Buseto Palizzolo, dove si distinguono nitidamente i rossi sulleti, il verde frumento, i lunghi filari di vite ed i secolari ulivi.

Osservando questa splendida campagna arriviamo al villaggio di Balata di Baida che chiude  ad oriente la valle, iniziamo la salita fino alla antica stazione di caccia borbonica, detta Castello di Balata; qui, con un percorso intenso ma con bellissimi scorci di natura ( circa 11 chilometri),   l’amore della terra si fa ancora più intimo e viscerale , è forse per questo che sui fianchi del Monte Sparagio si aprono delle imponenti cave  di pregiato  marmo .

Abbagliati dal candido perlato di Sicilia ci addentriamo in una cava con qualcosa di ciclopico, senza però incontrare nessun personaggio mitologico. Veniamo invece amichevolmente  accolti  nel suo antro da Giovanni, artigiano del marmo.

Giovanni, splendida persona, ci diletta subito  con aneddoti della sua vita personale e di “marmuraro”e così in un’atmosfera rustica e rilassata ci mette tutti al lavoro per la preparazione del pranzo, pasta con l’aglio…..molto aglio e salsiccia alla brace.

Mangiamo con appetito il vino sincero mette allegria il caffè “di montagna” corona la giornata.

Scendiamo direi,  allegramente,  dalle pendici dello Sparagio e rientriamo  stanchi ma soddisfatti in paese.  Per una  conclusione degna della memorabile passeggiata la nostra guida,  Memmo, ci fa riprendere dalla fatica del cammino di una giornata  quasi estiva come solo l’aprile siciliano sa regalare, con le squisite  cassatelle di Balata di Baida.  Non potevamo concludere più dolcemente vero? Buona Scaminata a tutti .

Goffredo Adragna

(Trekking organizzato dall’associazione “I  Sentieri di Gù” di Memmo Gambina)