Alla scoperta degli antichi sentieri di Erice

Se amate la natura ed i bei panorami non potete non fare una “capatina” dalle parti del bosco di Erice, proprio sotto le antiche mura elimo-puniche e le chiese medievali di Sant’Orsola e Sant’Antonio. Percorrendo il sentiero che parte da porta Spada, dove si trova il “piede del diavolo”, dopo una breve discesa si arriva nella zona del vecchio cimitero ebraico, ormai quasi un rudere nascosto dalla vegetazione. Un luogo sicuramente particolare, dove echeggiano i miti e le leggende ericine. E quando arriva la nebbia sembra davvero di ritrovarsi in chissà quale epoca, magari con Berretta rossa o quali altri spettri del passato ad aggirarsi nei paraggi. Nelle belle giornate è naturalmente un tripudio di colori e odori, con il silenzio rotto solamente dal cinguettio degli uccelli o dal soffio del vento che agita i rami degli alberi secolari. È senza ombra di dubbio un posto meraviglioso, uno dei più belli e suggestivi di Erice ma che pochi, a parte i muntisi, conoscono. Un luogo che offre scorci incantevoli, con un panorama davvero mozzafiato sul golfo di Bonagia e monte Cofano, immerso nel “respiro” del bosco. Il senso di pace e tranquillità che si prova passeggiando per questi viali ericini è davvero unico. Purtroppo il sentiero in alcuni tratti è messo male, con la staccionata piuttosto malconcia ed i gradini in legno ormai andati: nella parte che scende da porta Spada alcune parti di steccato sono andate giù mentre nel tratto che dal cimitero ebraico porta al Quartiere Spagnolo sono stati posizionati dei nuovi pali in legno ma manca il corrimano. Eppure ci vorrebbe davvero poco per valorizzare questo autentico angolo di paradiso, che sembra essere stato dimenticato e abbandonato. Un tempo c’era anche l’impianto di illuminazione, con tanto di tavoli e panchine dove fare i pic-nic. Ma è andato tutto in malora. Resistono gli antichi sentieri. Un percorso che sicuramente farebbe gola chissà a quanti turisti: magari, oltre al tour per il paese e per i tanti musei del borgo medievale, i visitatori che ogni giorno arrivano ad Erice non disdegnerebbero una bella passeggiata nei boschi tra natura e mura millenarie, arrivando fino a questa stupenda “veranda che si affaccia su tutto l’Agroericino. Un luogo magico, carico di emozioni e suggestioni. Sicuramente dalle mille potenzialità. Ma stranamente tagliato fuori da ogni attività di valorizzazione e promozione. Per di più in un momento in cui si parla sempre più di turismo ambientale e di percorsi da trekking. In altri parti del mondo le offerte turistiche se le inventano di sana pianta, escursioni e percorsi compresi. Dalle nostre parti ci sono da sempre, con madre natura quanto mai generosa, ma non si riesce a sfruttarli per come si deve. Mah!

Mario Torrente