L’alba dalle Case Romane

Emozioni all’alba da un posto magico, l’area archeologica delle Case Romane di Marettimo. Da qui la sensazione è di abbracciare la Sicilia e tutti i suoi tesori. Ed al sorgere del sole l’isola sacra si manifesta in tutto il suo fascino. Davvero un momento suggestivo, carico di emozioni, in una delle zone più belle e ricche di storia della più lontana delle Egadi.

Ormai le albe marettimare sono diventate un vero e proprio appuntamento, visto che il centro abitato si affaccia a Levante, guardando quindi sulle altre due isole Egadi e la costa della Sicilia occidentale, da Marsala a Trapani per poi deviare verso i litorali di Bonagia, Macari e San Vito lo Capo. Il sole sorge da dietro i promontori trapanesi, in un autenco trionfo di colori guardando verso l’orizzonte. Il tutto stando immersi nei silenzi e nell’atmosfera, a volte quasi surreale, di Marettimo.

L’alba di per se è un momento unico. Ma da Marettimo tutto è ancora più surreale. Magico. Avvolgente ed emozionanrte. Anche dal paese lo spettacolo e garantito. Lo sanno bene i pescatori ed i marettimari più mattinieri, abituati ad ammirare dai due porticcioli dell’isola, lo scalo nuovo come lo scalo vecchio. O direttamente dalle abitazioni che si affacciano. Dallo scalo e mezzo risalendo verso le pendici della maestosa monagna. O ancora nella passeggiata che va verso punta Basano. O nel sentiero che conduce al Castello di Punta Troia. Un “viaggio”, in una natura selvaggia ed incontaminata, che praticamente regala bellezza in ogni angolo dell’antica Hiera, l’Isola Sacra, così come veniva chiamata anticamente Marettimo.

L’alba marettimara è insomma un vero e proprio spettacolo. Al punto da essere diventato un vero e proprio evento, che viene proposto dall’associazione “Marettimo”, che in determinati periodi dell’anno organizza dei momenti musicali dalla Case Romane. Un sottofondo musicale, solitamente di violino e fisarmonica, fa così da sottofondo al sorgere del sole. Ed in certi periodi dell’anno, durante i due equinozi, si verifica un allineamento particolare con il sole che sorge perfettamente a metà tra Levanzo e Favignana.

L’area archeologica delle Case Romane si trova sopra il centro abitato dell’isola, ad un’altezza di circa duecento metri dal mare, che si può raggiungere percorrendo il sentiero che dalla fonte della “Pilusa” risale lungo il versante Est della montagna di Marettimo, passando per il vecchio cimitero del Calvario ed arrivando così al sito archeologico dove, oltre i resti degli antichi edifici di epoca Romana, ancora oggi si può entrare visitare una chiesetta bizantina. Dalle Case Romane si snodano poi diversi sentieri: da qui si può raggiungere pizzo Falcone, la cima più alta di Marettimo ad oltre seicento metri di altezza, o andare al Castello di Punta Troia dove si trova l’Osservatorio della foca monaca ed il Museo delle carceri. Ma è possibile anche addentrarsi nel bosco della Carcaredda per poi passare al versante di Ponente dell’isola raggiungendo il faro di Punta Libeccio. Il tutto percorrendo dei sentieri immersi nella natura con, a distanza, il sottofondo della risacca, in un contesto carico di quiete e tranquillità caratterizzato anche dalle tante essenze delle piante e degli arbusti che accompagnano gli escursionisti in un “viaggio” davvero unico tra le tante bellezze della più lontana delle Egadi.

Mario Torrente

(La foto in copertina, di Vito Vaccaro, è dell’ultima alba musicale organizzata dall’associazione “Marettimo” con  il sottofondo del violino di  Zoya Nademlynska e la fisarmonica di Leonardo Pavia. La seconda, immagine, gentilmente inviata da Graziano Parodi, è stata scattata nei pressi dello scalo nuovo)