La rievocazione dei trasporti della Madonna di Custonaci

La rievocazione storica dei trasporti della Madonna di Custonaci ad Erice è sempre un momento carico di emozioni, vissuto in maniera molto intensa dalla comunità muntisa, che resta orgogliosamente attaccata alle sue tradizioni, gelosa custode del grande patrimonio dell’antico borgo, tra i più belli d’Italia. Il quadro della Vergine anticamente veniva portato a spalla, dentro una cassa, da Custonaci ad Erice lungo i sentieri e le mulattiere che collegavano l’Agroericino con il capoluogo dell’allora grande Comune di Monte San Giuliano, talmente vaso da essere il secondo in Sicilia per estensione dopo Monreale. L’ultima sosta di questo “viaggio” prima dell’ingresso nella Matrice di Erice veniva fatta dove un tempo c’era la cappella di Santa Maria delle Grazie, oggi l’immobile dell’ex Csi: qui il quadro della Madonna veniva tolto dalla cassa per essere posizionato sulla vara. Un momento ricordato ogni anno dalla comunità muntisa, nella rievocazione del tratto finale dei trasporti, che di fatto apre i festeggiamenti in onore della Patrona di Erice e di tutto l’Agroericino. L’immagine della Vergine, dopo essere portata a mano per un breve tratto nella parte finale della “strada romana”, viene accompagnata dai fedeli con un fiaccolata che risale lungo il viale dell’ex mattatoio per arrivare a porta Trapani, dove la Madonna viene accolta nel suo ingresso nel Duomo dal suono delle campane. Un momento sicuramente molto suggestivo, che ricorda per certi versi la ben più conosciuta rievocazione dello sbarco nella baia di Cornino: li la Madonna arriva dal mare, ad Erice tra i silenzi del bosco. Ma in entrambi i casi sempre con il comune denominatore della grande amore che le comunità di Custonaci e di Erice hanno per la loro Patrona. E chissà se un giorno si potrà arrivare a proporre l’antico trasporto nel suo itinerario completo dal Santuario della città dei marmi al Duomo del centro storico ericino. Sarebbe davvero una cosa meravigliosa fare rivivere l’antico viaggio della Vergine nel territorio dell’Agroericino e per i sentieri del Monte. Come è avvenuto per secoli per chiedere la protezione e l’intervento della Vergine per i più svariati motivi. Ricevendo quel caldo abbraccio che continua ad emozione ed a scaldare i cuori di una comunità la cui identità è imprescindibilmente legata alla Madonna di Custonaci.
Viva la Madonna di Custonaci!

Mario Torrente