La città dei gabbiani

Il sottofondo del “canto” dei gabbiani arriva dal mare, echeggiando per tutto il centro storico. Rimbalzando da palazzo in palazzo per tutta la città ed arrivando fino alle pendici del monte. Un suono rilassante, quasi ipnotizzante, che si mescola con quello della risacca. Di tanto in tanto disturbato, ma non troppo, dal borbottio dei motori dei pescherecci mentre rientrano in porto. O escono per una nuova battuta di pesca. Salutati, durante le loro manovre, dai “guardiani” del mare che tutto osservano dal litorale di Trapani. Vederli volare è uno spettacolo che regala un meraviglioso senso di bellezza e libertà. Quei gabbani, così fieri e affascinanti nelle forme e nei colori, che se ne stanno in silenzio lungo la scogliera compresa tra Torre di Ligny ed Villino Nasi. Tra una barca e l’altra o  nelle banchine del porto peschereccio, da sempre il loro regno. O sulle antiche mura di Trapani, così come a Torre di Ligny, alla Colombaia, allo scoglio Palumbo con il suo faro o al Lazzaretto, quello che una volta era l’isola di Sant’Antonio. Facendo su e giù, liberi e orgogliosi, tra cielo e mare. Andando a caccia di pesci, ora tra una barca e l’altra, cercando tra gli scarti del pescato, ora tra le bancarelle del mercato del pesce.  O addentrandosi verso le strade della città vecchia. Alla ricerca di cibo. Ovunque esso sia. E tra un volo e l’altro è un continuo “concerto”. Con il loro garrito che da questa parti diventa una vera e propria melodia capace di rimbalzare da un quartiere all’altro. Scandendo il ritmo della giornata e dicendoci che questa è Trapani. Con i suoi odori e colori. La luce unica. I mulini e le saline con la loro oasi naturalistica. I fenicotteri ed i delfini. Le isole e le montagne che ne coronano ogni angolo. La storia millenaria e gli antichi monumenti. Il via vai di navi e pescherecci. La salsedine che si insinua tra le strade. Gli aromi del cucinato le escono dalle case assieme alle voci della trapanesità. Le tradizioni impresse nei volti e nei gesti degli anziani. Il canto dei gabbiani. I tramonti più belli. Regno di bellezza e meraviglia.

Mario Torrente

 

 

(foto Mario Torrente)