L’amore per la natura ci porta in giro alla scoperta della nostra Sicilia. Oggi siamo andati nella zona dei monti della Conca D’oro per raggiungere Pizzo Manolfo insieme al CAI di Erice.
La nostra impareggiabile guida Rocco ci ha dato l’opportunità di scoprire un pezzetto del territorio di Palermo spettacolare, attraverso un percorso particolare e impervio che da soli non avremmo mai potuto intraprende!
Molto presto, in questa ultima domenica di gennaio, siamo partiti alla volta di Palermo accompagnati da una vista della costa mozzafiato alla luce del primo mattino.
Ci incamminiamo a piedi all’interno della riserva in direzione di Pizzo Manolfo che sta sopra di noi a 763 metri.
Un trekking in salita tra alberi di Pini, lecci, eucalipti e macchia mediterranea che ci precludono il paesaggio facendoci solamente intravedere , ogni tanto, tra un ramo e l’altro qualche scorcio di Panorama.
Il percorso è abbastanza frequentato dai biker che ci superano affaticati sulla ripida salita. E bello vedere che altri gruppi condividano il nostro piacere di andare in giro per i boschi.
Ma lo spettacolo più intenso ci ha accolto vicino la vetta con un meraviglioso prato di gigli viola come usciti da un quadro di Monet, sorprendendoci dato che siamo ancora a gennaio.
Appena conquistata la vetta il paesaggio si è dischiuso davanti a noi mostrandoci i monti della Conca d’Oro, la costa della riserva di Capo Gallo, Mondello è tutta la periferia di Palermo affollata di case e palazzi.
Un paesaggio a contrasto tra civiltà e immagini di natura. Mentre proprio difronte a noi Pizzo Sella si staglia sul mare punteggiato da costruzioni mai finite, come a mostrarci l’azione dell’uomo sul paesaggio.
Dopo una breve sosta su un pianoro per il desiderato pic nic, sempre con gli occhi fissi a scrutare le meraviglie del paesaggio, ci fermiamo davanti ad una grotta e qui la foto scattata rimarrà il simbolo di questo giorno. Cominciamo la discesa lungo una pietraia sulla cresta che dal Pizzo ci porta senza fiato fino a Sferracavallo, piccolo borgo marinaro!
Non riesco neanche a descrivere le sensazioni profonde di bellezza e meraviglia che il panorama davanti a noi ha lasciato impresse nella nostra anima. Il silenzio, l’assenza di vento, il tiepido sole a sprazzi coperto dalle nuvole e il mare totalmente immoto all’orizzonte. Solo il rumore del nostro andare. In questo tratto siamo stati da soli, camminando in silenzio, molto attenti ai nostri passi, profondamente immersi nella natura. Otto ore di cammino sono volate e gli ultimi passi ci hanno portato direttamente in riva al mare. Proprio di fronte alla famosa “Isola delle Femmine”, che sembra adagiata sulle acque davanti a noi inondata dagli ultimi raggi del sole. Un giorno che rimarrà impresso nella memoria di tutto il gruppo!
Roberta Zaccarini Fazio
Foto Vitalba Lombardo, Fabio Marino, Vincenzo Fazio, Angela Savalli