Tra inciviltà e degrado

Luogo in cui vai, monnezza e degrado che trovi. Siamo a Bonagia, lungo il litorale che porta fino a lido Valderice, una zona di recente recuperata dal Comune dove è stata realizzata anche un passerella pedonale per permettere ai cittadini di passeggiare e correre. Possibilmente in sicurezza. Almeno così dovrebbe essere. Il condizionale è quanto mai d’obbligo, visto che la realtà è tutt’altra, dovendo fare i conti con gli imbecilli di turno che, per incoscienza e stupidità, fanno di tutto per fare danno agli altri. Così accade che mentre una famiglia, assieme ad altre persone, si concede una tranquilla passeggiata in riva al mare lungo la passerella, ecco spuntare a tutta birra due ragazzine su uno scooter che piuttosto che restare sulla strada carrabile, “tagliano” dal passaggio pedonale sfiorando un bambino e la sua mamma, tra l’altro in dolce attesa. Una scena allucinante! Mi è letteralmente salito il sangue al cervello. Poco prima avevo invece visto un quad salire nella passerella per dirigersi verso il villaggio Anna Maria, byapassando cosi lo sbarramento che vieta ai mezzi a motore di proseguire lungo la strada sterrata che porta a lido Valderice. Ma il civico ed rispetto delle regole pari allo zero non finiscono qui, visto che puntualmente in questo tratto di litorale spuntano i rifiuti di ogni genere. Un sacco di rifiuti lasciato in quello che dovrebbe essere un solarium, nel punto in cui la passerella si allarga e, udite udite, una gomma d’auto in riva al mare, nella spiaggetta che qui chiamano “Cala Rina”. O meglio, ciò che resta, visto che la sabbia si intravede appena nel bagno asciuga. Il resto è sepolto da cumuli di alga.
Eppure si tratta di un posto frequentato da tanti bagnanti, che potrebbero essere molti di più se solo questo posto fosse tenute in condizioni migliori, più dignitose. La spiaggia, che va ben oltre lo specchio d’acqua di “Cala Rina”, resta sepolta sotto l’alga ed ogni tanto riaffiora dopo qualche mareggiata di Maestrale, per poi scomparire nuovamente. Peccato! Eppure questo litorale ha delle potenzialità altissime. Potrebbe davvero segnare un punto di svolta per questa zona, recuperando quella che un tempo era la spiaggia dei bonagioti. Un primo passo è stato già fatto: dopo anni di degrado, con un intero litorale adibito a discarica, recentemente la costa è stata recuperata. Quanto meno da un punto di vista di “passeggiata”. Ma l’idea di una sua fruizione in chiave turistica sembra ancora lontana. Serve innanzitutto più cura, pulizia e manutenzione. Possibilmente puntando anche sui lidi e attività balneari. La zona invece, al momento, appare più come una terra di nessuno, dove si gettano rifiuti e si scassa ciò che si può: addirittura tra la vegetazione si trova pure pezzi di lavandino e sanitari. Per non parlare dei faretti della luce vandalizzati, presi forse a pedate dagli imbecilli di turno per spaccare il piccolo vetro. Praticamente passeggiando, una lampada sì e l’altra pure è rotta. Un autentico scempio. Un biglietto da visita tutt’altro che edificante per l’intero territorio. Una situazione che meriterebbe una ferma risposta per trasformare questa passeggiata a pochi metri dal mare in uno dei luoghi del cuore dell’Agroericino. Una sfida a cui sono chiamate innanzitutto tutte le persone che amano Bonagia e la loro terra. Continuare a voltarsi dall’altro lato, facendo finta di nulla, non risolve il problema. Semmai lo peggiora.

Mario Torrente