Benvenuta Estate!

Solo in questo periodo dell’anno i raggi del sole illuminano la grotta di Polifemo ed i pittogrammi preistorici che si trovano al suo interno. Siamo nei giorni del solstizio d’estate, quando il sole tramonta attorno alle 20.30, terminando il suo viaggio giornaliero “immergendosi” nel mare antistante Bonagia. E dal porticciolo del piccolo borgo marinaro ogni sera è un autentico spettacolo, con un trionfo di colori, sempre diverso e variegato, che saluta il sole andar via specchiandosi sul mare un tempo regno dei tonnaroti. Dal 21 giugno in poi il sole riprenderà il suo viaggio al contrario, tramontando sempre più verso le isole Egadi, da Levanzo fino a Favignana, con le giornate che si andranno via via accorciando fino al 21 dicembre, il giorno del solstizio d’inverno, per tornare di nuovo a spostarsi verso Nord. E durante l’inverno, lo spettacolo dei tramonti trapanesi si sposta nelle zona delle saline, con la scenografia dell’isola di Favignana.

Il ciclo della stagioni insomma, che qui è scandito dalle sfumature regalate ogni sera dal sole che saluta questo lembo di terra della Sicilia occidentale. Con il suo mare, le isole e le montagne. E nei giorni più lunghi dell’anno lungo le pendici di Monte Erice bagnate dalle acque del Tirreno si respira un’ atmosfera davvero particolare, che diventa magica salendo nel promontorio che sovrasta contrada Emiliana, tra Pizzolungo e Bonagia. In questo angolo della montagna che fu della dea Venere si trova una grotta preistorica, antichissima, dove c’è praticamente stata sempre vita. Qui come in tutte le altre caverne che si aprono in questo versante del Monte. E nella grotta di Polifemo si possono ancora vedere le immagini disegnate nella roccia risalenti alla Preistoria. Si tratta di due pitture rupestri, un labirinto ed una figura umana, disegnati dagli uomini della preistoria sulle pareti dell’antro. Ed il 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate, l’angolazione del sole al tramonto, quasi sfiorando il promontorio che separa Bonagia da Pizzolungo, permette di assistere alla particolare illuminazione nella nicchia dove si trovano i due pittogrammi preistorici. Con il sole che si “immerge” nel blu del mare regalando una suggestiva esplosione di colori, resa ancora più particolare dal gioco di luci ed ombre che si crea nella grotta.

Mario Torrente