In 4×4 alla scoperta dei «tesori» trapanesi

A volte, per avere un po’di avventura “off-road” non bisogna andare chissà dove o macinare chilometri su chilometri. L’uscita in fuoristrada che non ti aspetti sta proprio lì, dietro l’angolo. Poco fuori la città. Il “raid” fuori porta inizia dirigendosi verso le campagne dell’entroterra trapanese, addentrandosi nella rete di trazzere e strade sterrate che attraversa in lungo e in largo l’intero hinterland. Ed ecco che, dopo essere passati sotto il viadotto dell’autostrada A-29 ci si ritrova dentro tunnel fangosi o in corsi d’acqua, facendo un passaggio del guado, sfidando dislivelli e massi. Destreggiandosi tra ridotte, frizione e manovre al millimetro.

Off road Trapani (7)

Il “viaggio” in fuoristrada per le campagne trapanesi passa per antichi bagli, agriturismi e caseifici. Ed in alcuni tratti le pecore al pascolo regalano delle immagini bucoliche venute fuori chissà da quale tela. Può capitare anche di doversi fermare per fare passare anatre e galline lasciate libere di girare da una vicina cascina. Una scaminata, insomma, tutta fatta di scenari e odori che sanno di agricoltura e pastorizia, oltre che di buoni sapori, con squisite soste che si possono fare strada facendo per assaggiare qualche delizia locale, come i cannoli, ripieni di ricotta fresca e decisamente più grandi rispetto ai tradizionali, fatti davvero arte a Napola, Dattilo e Fulgatore. Ma questa è anche terra di ottimo vino e olio, magari per condire del pane caldo con formaggio, pomodoro e l’aglio proveniente dai terreni della vicina Nubia, un condimento  capace di dare un sapore tutto suo alle squisitissime bruschette. Ma il menù delle tavolate di questi luoghi è quanto mai variegato ed abbondante. Soprattutto abbondante…

Ma torniamo alle bellezze del paesaggio, che non annoiano mai. Tutt’altro. Risalendo i crinali dei promontori si può godere del fascino di questi paesaggi tipicamente siciliani, ma qui caratterizzati da una “piana” che arriva fino alle coste trapanesi guardando verso il mare dell’arcipelago delle isole Egadi. Off road Trapani (5)Unica montagna che domina la scena verso ponente è quella di Erice. Più a Nord si intravede pizzo Cofano e quindi monte Sparagio, la vetta più alta della provincia di Trapani con i suoi 1100 metri di altezza. Addentrandosi nell’hinterland la scena è dominata invece da Montagna Grande, che si estende su una superficie di oltre mille e duecento ettari,  Inici e monte Pispisa, promontorio che si affaccia direttamente sul tempio di Segesta. Una visuale davvero d’eccezione su questo antichissimo monumento. Da qui si apre un nuovo scenario, dominato da monte Bonifato per entrare nel Palermitano, con capo Gallo e Monte Pellegrino. Insomma, scenari variegati con tante cime e angoli da raggiungere. In fuoristrada così come con scarponi e bastoncini da trekking. Alla scoperta dei tanti «tesori» custoditi in queste terre dell’incanto. Cariche di storia e tradizione. Dove ovunque è un tuffo nella natura, con l’abbraccio di colori sempre diversi e prospettive che a volte sembrano davvero perdersi nell’infinito. Un paradiso per gli amanti della fotografia, che hanno davvero l’imbarazzo della scelta per gli scorci da immortalare. Qui tutto merita uno scatto. Magari da condividere sui social network. La bellezza appartiene a tutti. E da queste parti ce n’è davvero tanta…

Il fascino di questi luoghi sta proprio nella forza dei panorami, che cambiano continuamente, unite da distese collinari verdi quasi ondeggianti con il loro perdersi verso l’orizzonte. Con i vigneti e gli uliveti che ricordano le tipicità di questo angolo della Sicilia occidentale. O il giallo dei campi coltivati a frumento. Che dire poi, in primavera, dei colori dei fiori che riempiono i terreni incolti. Ed ancora le montagne che invitano ad avvincenti risalite verso le loro vette. Entrando nella quiete dei boschi. Percorrendone gli antichi sentieri. Regalandosi una lunga passeggiata a piedi in quel mondo fatto di silenzi e mille respiri.

Mario Torrente