Off road verso Montagna Grande

La nostra scaminata off road per le campagne trapanesi inizia in una assolata domenica di fine novembre. Dopo una settimana di pioggia l’hinterland torna coi i suoi normali colori caldi, tra il verde dei campi ed il blu del cielo. Sullo sfondo da un lato la maestosità di monte Erice, dall’altro l’eleganza delle isole Egadi. Il maltempo dei giorni scorsi ha lasciato il segno nelle trazzere del comprensorio, tra fango e pozzanghere: l’ideale per fare un po’ di fuoristrada per l’entroterra trapanese. Un angolo di Sicilia che può regalare un sottile senso d’avventura a chi ama addentrarsi nella natura, in posti lontani dall’asfalto e dalla frenesia dei centri abitati, con il loro carico di stress e di frastuoni quotidiani. Ma ad un tiro di schioppo dalla città. Percorrendo queste strade sterrate non mancano i punti che mettono alla prova l’abilità dei conducenti, facendo un passaggio del guado o addentrandosi in terreni un po’ sconnessi. Tutto messo in conto però per chi nutre la passione dell’off road. Anche questo un modo per vivere le mille e passa bellezze di madre natura.

Le sa tutte!

Solo lui sa come fa. Per la verità ha sempre dietro il gps. Non si sa  mai. Ma alla fine, in quel reticolo di trazzere e campi, si orienta sempre ad occhio. Conosce praticamente tutte le “vie nascoste” delle  campagne trapanesi. E anche oltre.  Tra una strada sterrata e l’altra, ora imboccando a sinistra, ora a destra, anche se non sembrava esserci alcunché di percorribile. E ancora passando da un corso d’acqua, da un fosso o da un masso giocando, sempre piano piano, tra frizione, ridotte e differenziale. Scalando dislivelli e montagne. mario-peppeAlla fine arriva sempre a destinazione, avventurandosi nel cuore di quell’hinterland che conosce meglio delle sue tasche. Lui si chiama Peppe D’Alì. Da sempre alla guida di un magnifico Defender. La sua passione. Il suo amore. Potete toglierli tutto, ma non il “suono” di quel “bestione” con cui va scarrozzando ovunque. Sempre pronto a cercare una stradina ancora inesplorata per vedere dove porta. Sfidando fango, pendenze e…ciò che gli capita davanti. Tanto saprà sempre che ridotta mettere. Quando inserire il blocco del differenziale. Come posizionare le gomme. O ricorrere al vericello. Sempre con la calma. Ponderando e valutando… ma sul suo Defender con decisione! Poi però di notte vede un gufetto e si emoziona…
Benvenuti nel magico mondo di Peppe D’Alì!

Non solo campagna

Il “viaggio” nell’hinterland trapanese passa da tappe particolarmente gustose, a partire da Dattilo, famosa per i suoi mega cannoli. Una autentica delizia. Una ricarica per proseguire la scaminata, possibilmente facendo scorta di questi dolci in vista del pranzo. Sempre meglio farsi fare un bel vassoio per uso famiglia. Anche le graffe non scherzano. Qui la ricotta ha un sapore tutto suo. Le campagne trapanesi sono il regno del cannolo: da Dattilo a Fulgatore, passando per Napola e arrivando fino a Custonaci, nel cuore di quell’Agroericino che già evoca le delizie della pasticceria conventuale del Monte! Restando a bassa quota, non è difficile trovare un caseificio dove potere assaggiare della ricotta calda o degli ottimi formaggi freschi, come la tuma o il primo sale. Per non parlare dei tanti agriturismi disseminati in questo fazzoletto di terra caratterizzato da buoni sapori e da una gastronomia unica e genuina. Tutto all’insegna della tradizione e dei doni della natura. montagna-grandeTra un baglio e un altro, che spettacolo vedere le pecore pascolare o le anatre e le galline passarti davanti. Ed ancora gli ambienti rurali, i vigneti e gli uliveti. I contadini al lavoro sui loro trattori anche la domenica.  Le zolle della terra ed il suo odore che inebria i sensi.

Il lago Rubino e Montagna Grande

E poi eccoti davanti Montagna Grande ed il lago Rubino. Ormai ridotto quasi ad una pozza. Completamente asciutto. Dove prima c’era l’acqua adesso c’è la terra arida. Un panorama che mette un po’ d’angoscia. Siamo a novembre e vedere questo invaso vuoto a metà fa un certo effetto. Lo scenario, come ovvio, è dominato dalle “rotondità” e dal verde di Montagna Grande, che regala un bel bosco in cui potersi immergere, respirando aria salubre e sentendo l’abbraccio degli alberi. Che spettacolo e che panorami con l’hinterland trapanese e Monte Erice sullo sfondo. Da provare sicuramente per una trekking. Il prossimo appuntamento per una scaminata, ma di quelle “peri piruzze”. Per esplorare nei suoi angoli questa “Montagna Grande”, che si estende su una superfice di oltre mille e duecento ettari, abbracciando il territorio che dalla frazione trapanese di Ummari arriva a Vita ed in cima ad una altezza di 751 metri. Un’escursione da fare. Il richiamo della montagna, credetemi, c’è tutto!

Mario Torrente

 

La photogallery della scaminata off road

 

 

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