Scaminando tra la «VandalicArt»

Per la rubrica “Non so più cosa vedere”, ecco un esempio di “VandalicArt”, corrente artistica molto (ma davvero molto) in voga da queste parti, dove spiccano autentici capolavori frutto del lavoro dei maestri di inciviltà, che fanno a gara per superarsi l’un con l’altro. Riuscendoci perfettamente e regalando ogni giorno sempre nuove perle, come quella che fa bella (si fa per dire) mostra di sé nelle millenarie mura di Erice: qui qualche ignoto maestro di inciviltà s’è superato, appendendo tra i blocchi (che si narra furono posizionati lì dai ciclopi) ciò che resta di uno dei tavoli che fino a non molti anni fa accoglievano le famiglie ericine per i loro pic nic nel bosco. Cose d’altri tempi… adesso qui regna la “VandalicArt”.

Ma scaminando per il bosco di Erice si trovano anche altre “opere” lasciate dai maestri di inciviltà. Ed oltre ai rifiuti di ogni genere, bottiglie abbandonate sulle mura ed una miriade di fazzolettini frutto di sveltine amorose immerse nel verde si trovano anche innovativi adattamenti a componenti di arredo: staccionata_attaccapanniscendendo lungo il sentiero del piede de diavolo, subito dopo porta Spada, qualcuno ha pensato di trasformare la staccionata (completamente scassata) in un attaccapanni, lasciandoci appeso un giacchino. Così, non si sa mai, metti una rapida discesa delle temperature almeno ti ritrovi qualcosa con cui coprirti a portata di mano…quando si dice l’altruismo!

Naturalmente c’è poco (ma davvero poco), da scherzarci su. Ma davanti a certe scene (ed alla conseguente bile al quadrato) davvero saltano i nervi e cadono le braccia. Vedere scempi del genere in un autentico angolo di paradiso che andrebbe invece difeso e valorizzato (ne ho parlato abbondantemente in questo post)…beh, lascia davvero con l’amaro in bocca. Anche perché il sentiero delle mura di Erice, così come tutta la montagna (di cui ho scritto in questo post, corredato da una ampia documentazione fotografica) abbonda di rifiuti e scene di degrado. Ma ancora non avevo visto nulla appeso sulle mura: della serie, all’indecenza non c’è davvero alcun limite!

Mario Torrente